Dal polo hard alla metodologia progettuale contemporanea
Accademia di Belle Arti
di Catania
Tesi di Diploma di Primo I livello in Graphic design - Comunicazione d'impresa
a. a. 2017/2018
Relatore: Gianni Latino
Progetto grafico: Sofia De Grazia
Stampa: Tipografia Leonardi, Catania
Rilegatura: Federica Santamaria
Concept
Quando si parla di graphic design, si parla di una disciplina legata alla comunicazione, fondamentale per ciò che concerne il mondo della carta stampata e del digitale. Le aziende, fin dai primi del 900 sentono l’esigenza di un’immagine che le renda riconoscibili agli occhi dei fruitori. La risposta a quest’esigenza fu la corporate identity o immagine coordinata che consiste nella totalità delle immagini, delle idee, delle valutazioni sulle aziende che si formano nella mente di coloro che entrano in contatto con essa.
Lo scopo dell'elaborato finale presentato è quello di raccontare la storia dell’immagine coordinata a partire dal caso dell’AEG di Peter Behrens (1907) fino ai giorni nostri. Vengono, inoltre, analizzate diverse metodologie progettuali utilizzate per le immagini delle aziende. Metodologie definite da Giovanni Anceschi con i termini hard e soft. Dove per hard si intende una metodologia progettuale rigida basata sugli insegnamenti del Bauhaus e della Hochschule für Gestaltung, come nel caso delle aziende tedesche Lufthansa e Braun e per soft si intende una metodologia progettuale definita più "libera", come nel caso dell’azienda Fiorucci. Con l’evoluzione tecnologica del XX secolo, tutte le regole stabilite dalla storia sono cambiate provocando una vera e propria rivoluzione del graphic design e con essa la nascita delle identità dinamiche come nel caso dell’immagine coordinata del Museo Tate e del generative – design come nel caso della Casa da Mùsica di Stefan Sagmeister e del marchio progettato per Bologna. L’obiettivo del seguente elaborato, dunque, è capire se la storia abbia influenzato le nuove tecniche legate alla progettazione grafica, ma, soprattutto, se le esperienze del passato possano essere considerate ancora colonne portanti della progettazione grafica.
